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La Camera di Commercio di Santa Cruz de Tenerife ha rivisto le sue previsioni al rialzo e prevede che l’economia canaria chiuderà quest’anno con una crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 3,5%, con un dinamismo superiore alla media nazionale.
I dettagli del Bollettino di Congiuntura Economica relativi al terzo trimestre sono stati presentati questo giovedì in conferenza stampa dal presidente della Camera, Santiago Sesé, e dalla direttrice generale, Lola Pérez.
La lenta risalita dopo i danni della pandemia
Sesé ha dichiarato ai giornalisti che “sarebbe un risultato magnifico” se l’arcipelago chiudesse finalmente l’esercizio con una crescita del PIL del 3,5% e un tasso di disoccupazione intorno al 15%, cifre che, nonostante il miglioramento, non consentiranno di recuperare il livello del PIL perso durante la pandemia, obiettivo che sarà persino difficile raggiungere nel 2024, date le previsioni di un ulteriore rallentamento dell’attività nei prossimi mesi”.
Riduzione minima rispetto al 2019
Nel settembre 2023 il numero di imprese iscritte alla previdenza sociale con dipendenti a carico ammontava a 60.795, mentre nel settembre 2019 tale cifra era di 61.495. Un minor numero di imprese con una riduzione contenuto del 1%.
C’è bisogno di manodopera specializzata
Inoltre, il presidente ha voluto sottolineare che “il principale problema che l’imprenditoria deve affrontare per poter sviluppare la propria attività è legato al mercato del lavoro e ai problemi ad esso associati, tra i quali si potrebbero segnalare le difficoltà di reperire personale e di occupare determinati posti di lavoro
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